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Sanità, Nursing Up Lazio: Celebrerà la mobilitazione degli infermieri della Regione Lazio il 8 maggio 2019 per dire #noaldemansionamento, previsti flashmob con un gazebo in via Cristoforo Colombo, davanti al palazzo della Regione Lazio.
Comunicato stampa (inoltrato a tutti i politici della Regione Lazio)
Sanità, Nursing Up Lazio: Celebrerà la mobilitazione degli infermieri della Regione Lazio il 8 maggio 2019 per dire #noaldemansionamento, previsti flashmob con un gazebo in via Cristoforo Colombo, davanti al palazzo della Regione Lazio.
Roma, via Cristoforo Colombo, davanti al Palazzo della Regione Lazio, l’8 maggio 2018 –Annunciamo la mobilitazione degli infermieri per combattere contro il grave fenomeno del demansionamento, una settimana dal 6 al 10 maggio di eventi e manifestazioni, la stessa settimana in cui si ricorda la nascita della nostra progenitrice Florence Nightingale. L’iniziativa rientra nell’ambito della campagna Nursing Up #noaldemansionamento, lanciata dal sindacato lo scorso 7 marzo durante l'Assemblea nazionale che si è tenuta a Roma alla presenza di centinaia di attivisti accorsi da ogni parte d'Italia per denunciare ciò che accade in numerose Aziende sanitarie, dove i professionisti della salute sono costretti, quotidianamente, a fare fronte a una situazione emergenziale per la drammatica carenza di organico dovuta al decennale blocco del turnover. Per il personale del Ssn, già ridotto ai minimi termini, si prospettano ulteriori emorragie in vista dei prepensionamenti previsti con Quota 100.
Il demansionamento degli infermieri scaturisce come conseguenza delle criticità del contesto sanitario, caratterizzato, ora più che mai, dalla disorganizzazione del lavoro che dipende dalla carenza o assenza di personale ausiliario e da politiche sanitarie tese a depauperare il Servizio pubblico. Tagliare le risorse destinate alla Sanità significa comprimere i diritti che fanno capo sia al cittadino, che chiede legittimamente di essere curato, sia agli infermieri costretti a svolgere funzioni improprie, come rifare i letti, portare provette in laboratorio, spostare i pazienti da un reparto all'altro, con ricadute immancabili sui servizi erogati. Infatti perdendo dignità e valorizzazione, gli infermieri vedono scadere loro malgrado la qualità dell'assistenza.
“...”. Così Laura Rita Santoro, Responsabile Regionale Nursing Up, presenta la settimana del #noaldemansionamento, iniziativa che rientra nell’ambito dell'omonima campagna di sensibilizzazione nazionale.
Per il sindacato degli infermieri è giunta l’ora di serrare i ranghi della categoria, che sopporta da lungo tempo condizioni di lavoro inaccettabili, a fronte di un’evoluzione della figura dal punto di vista della responsabilità professionale e dell’inquadramento ordinistico (l’albo conta 450mila unità, di cui 270mila in forze alla Pubblica amministrazione), ma senza i relativi riconoscimenti al livello di valorizzazione, consentendo uno sfruttamento pericoloso da parte delle Aziende.
Lottiamo tutti insieme, uniti e solidali, contro il demansionamento degli infermieri per esercitare la professione senza doverla sacrificare per logiche di risparmio che danneggiano l’assistenza ai cittadini. Non basta vincere nelle aule di tribunale, ci vuole un grado maggiore di consapevolezza da parte di ognuno. Ce lo impone il codice deontologico degli infermieri e ce lo chiede in primis la gente, che attende mesi in lista d’attesa per accedere ad una visita specialistica. Adesso occorre un cambiamento culturale per aiutare gli infermieri a fermare le pericolose ricadute che il fenomeno comporta da un punto di vista qualitativo.
Con la campagna #noaldemansionamento gli infermieri intendono richiamare le Aziende sanitarie alle loro responsabilità, informare i professionisti sulla problematica e affrontarla concretamente acquisendo le denunce di ciò che accade. Allo scopo sono previste forme di protesta organizzate dalle delegazioni del Nursing Up Regione Lazio e flashmob che si concentreranno soprattutto nella giornata del 8 maggio prossimo. Ma non sarà solo un momento di protesta, gli eventi avranno un carattere di inclusività verso la popolazione, proponendo attività di cui i cittadini potranno usufruire, come la misurazione della pressione, e di infopoint che vedranno gli infermieri espletare alcune procedure di esclusiva competenza professionale infermieristica.
Si fa presente che in alcune aziende, dopo numerose segnalazioni scritte, dopo aver denunciato il demansionamento all’Ispettorato del Lavoro, stiamo già procedendo con i legali alla denuncia del demansionamento, Azienda ospedaliera per azienda.
Roma, 28 aprile 2019
Cordialmente
Dott.ssa Laura Rita Santoro
Nota per le redazioni:
Per avere maggiori dettagli sugli eventi contattare
la dirigente Responsabile Regionale Nursing Up Lazio
Dott.ssa Laura Rita Santoro
Al numero 3475871031
Mail: regionalelazio.nursingup@gmail.com
Settimana contro il demansionamento, mobilitazione e iniziative di protesta nell’ambito della campagna Nursing Up ‘#noaldemansionamento’
All’attenzione di tutti i colleghi
All’attenzione di tutti i mass media interessati
Oggetto: Settimana contro il demansionamento, mobilitazione e iniziative di protesta nell’ambito della campagna Nursing Up ‘#noaldemansionamento’
Cari colleghi,
è stata proclamata nel periodo dal 6 al 10 maggio 2019 l’apertura della mobilitazione nazionale per combattere contro il grave fenomeno del demansionamento degli infermieri: l’iniziativa rientra nell’ambito della campagna di comunicazione ‘#noaldemansionamento’ e ne rappresenta inizio e momento apicale.
Durante la cinque giorni sono previste forme di protesta organizzate dalle delegazioni regionali e flashmob che si concentreranno, in particolare, durante le giornate del 8 e 10 maggio pp.vv.: tali eventi saranno intervallati da attività a vantaggio della popolazione, come la misurazione della pressione ed altre attività informative di ambito sanitario nonché di competenza professionale infermieristica. Per dare risonanza alle manifestazioni, vi chiediamo di inviare foto di ciò che accade, anche in tempo reale, sull’applicazione Whatsapp al numero di tel. 331 86 69 679. A tal riguardo si tenga conto del fatto che le foto dovranno essere realizzate evitando comportamenti che possano esporre gli interessati a forme di responsabilità nei confronti dell’ente di appartenenza; per tale ragione i selfie dovranno essere scattati al di fuori del luogo di lavoro, utilizzando solo le locandine allegate (sul demansionamento) e non dovranno essere fotografate altre persone, né luoghi né scritte o cose che possano far risalire, anche indirettamente, al nome dell'azienda sanitaria o dell'ente di appartenenza (né cartellini, né loghi, né badge, né divise dell'Azienda, né qualunque altro elemento identificativo dell’ente di propria appartenenza).
Le iniziative di protesta sono state indette e saranno, al contempo, coordinate, tempo per tempo, dalla Consulta Nazionale.
Tutti i Dirigenti Sindacali che operano sul territorio sono chiamati a dare il proprio massimo apporto e sostegno alle iniziative.
A tal fine si invita a contattare i propri Dirigenti territoriali del Nursing Up.
Al termine della prima settimana di mobilitazione, caratterizzata da flashmob e da altre forme di contestazione, partiranno assemblee su tutto il territorio nazionale, per decidere quali ulteriori azioni di protesta intraprendere all’interno delle Aziende di appartenenza. Sul sito internet www.nursingup.it e sulla pagina Facebook nazionale saranno pubblicate, di volta in volta, le date delle assemblee e quelle relative alle altre iniziative sul territorio.
LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE
Ricordiamo a tutti che, con la campagna ‘#noaldemansionamento’, vogliamo:
- richiamare le Aziende Sanitarie alle loro responsabilità;
- informare i professionisti;
- sensibilizzare i cittadini sulla problematica;
- affrontare la problematica in modo concreto, acquisendo le denunce di ciò che accade.
Noi del Nursing Up intendiamo indicare un nuovo percorso da intraprendere, dentro e fuori gli ospedali, chiamando a raccolta, in assemblee indette ed organizzate ad hoc, tutti i colleghi interessati al tema, perché è arrivato il momento di dire basta!
Chiediamo la massima adesione alle iniziative di lotta e, in particolare, la partecipazione massiccia alle assemblee locali.
IL DEMANSIONAMENTO INFERMIERISTICO: UNA SINTESI
Il demansionamento degli infermieri è la risultanza derivante dalle criticità del contesto sanitario, caratterizzato, ora più che mai, dalla disorganizzazione del lavoro, frutto di carenza o di assenza di personale ausiliario e di politiche tese a depauperare il SSN. Tagliare le risorse ad esso destinate ha significato costringere gli infermieri a svolgere funzioni improprie, svilendone dignità e valore della professione.
Con le gravi ed attuali carenze di organico, che si sommano all’esodo previsto con la cosiddetta “Quota 100”, assisteremo ad un incremento vertiginoso del fenomeno del demansionamento, con inevitabili ricadute sulla qualità delle prestazioni assistenziali erogate.
COME AVVALERSI DEI SOCIAL E DEL MATERIALE GRAFICO PER DIFFONDERE L’HASHTAG
Per dare diffusione al messaggio da veicolare e preparare il terreno agli incontri sarà utile avvalersi del materiale grafico dedicato alla campagna ‘#noaldemansionamento’, nonché distribuire i porta-badge con lo slogan della campagna e il logo del Nursing Up, ma avremo a disposizione magliette personalizzate da indossare durante gli eventi (saranno a disposizione nel gazebo in via Cristoforo Colombo l’8 maggio 2019).
Intanto, la locandina e il cartello della campagna, sono in allegato alla presente missiva e potranno essere comodamente riprodotti da chiunque lo desideri.
Parola d’ordine: comunicare, comunicare, comunicare!
Al fine di evitare responsabilità personali ai vari livelli, si ribadisce ancora una volta che ogni selfie sarà strettamente personale e che lo stesso dovrà essere scattato al di fuori del luogo di lavoro, utilizzando soltanto la locandina allegata. Non dovranno, pertanto, essere fotografate altre persone, oppure luoghi, scritte o cose che possano ricondurre, anche soltanto indirettamente, al nome dell'azienda sanitaria o dell'ente di appartenenza (no cartellini, no loghi, no divise dell'Azienda, ecc. ecc.).
I Dirigenti Sindacali Regionali potranno realizzare video ed altro materiale destinato alla diffusione, depositandoli nel cloud realizzato e reso disponibile dalla Sede Nazionale, a condizione che siano rispettate in toto le restrizioni e le regole sopra esposte. Si potrà parlare del fenomeno demansionamento ed esortare i colleghi a partecipare alle iniziative ma, anche in tal caso, non si dovrà dare spazio né a fatti specifici e circostanziati né a circostanze che possano far risalire, anche indirettamente, al nome dell'azienda sanitaria o dell'ente di appartenenza.
Quanto innanzi si rende opportuno e necessario, per evitare che qualsivoglia azienda sanitaria possa distogliere l’attenzione dal reale problema proponendo azioni di tutela della propria immagine nei confronti degli interessati.
Più in generale, si ricorda anche che la Federazione FNOPI, attraverso un pronunciamento del proprio Consiglio Nazionale del 13.10.2018, ha fornito precise indicazioni sui comportamenti che, attraverso i social o strumenti similari, possano configurarsi come violazione delle regole deontologiche. Il provvedimento, che a beneficio di tutti si riporta in allegato, dovrà essere tenuto in opportuna considerazione da parte di tutti gli interessati.
A quanto innanzi detto va aggiunto che, nel sito ufficiale della Federazione FNOPI, laddove si fa riferimento ai rapporti con l'organizzazione, è riportato quanto segue:
“Mantenere online un comportamento corretto nei confronti dell’organizzazione:
✓ conoscere e rispettare le politiche e i regolamenti aziendali relativi all’uso di computer, fotocamere, telecamere e altri dispostivi elettronici, compresi quelli personali, durante l’orario di lavoro e/o di formazione o stage
✓ non pubblicare commenti o informazioni a nome e per conto delle strutture pubbliche e private (o dell’università), se non esplicitamente autorizzati e nel rispetto delle indicazioni definite dai regolamenti adottati”.
Per scattare e postare selfie, dunque, ci si può ispirare e trarre suggerimenti consultando gli scatti che abbiamo realizzato durante l’Assemblea Nazionale del 7 marzo scorso, già pubblicati sull’Album ‘#noaldemansionamento’ sulla nostra pagina Facebook.
Fate sentire la vostra voce!
E non dimenticate di aggiungere sempre la dicitura con l’hashtag #noaldemansionamento nella descrizione del vostro post.
Scattare un selfie, dai cui contenuti visivi si evincano elementi riconducibili all’ente di appartenenza (logo aziendale, divisa, ecc.), potrebbe generare problemi e richiamare personali responsabilità. SCONSIGLIAMO VIVAMENTE DI FARLO. È sufficiente scattare un normalissimo selfie aggiungendo alla propria foto personale il semplice cartello sul demansionamento.
Altro strumento cui poter agevolmente ricorrere, altresì scaricabile dal nostro canale YouTube, è il video cartoon della campagna ‘#noaldemansionamento’: un concentrato di informazioni, attraverso il quale Nursing Up spiega in modo semplice chi è l’infermiere oggi e perché la nostra battaglia rappresenti in primo luogo una battaglia di civiltà in favore dell’assistenza e, quindi, a beneficio del cittadino stesso.
È importante fare in modo che il video cartoon diventi per così dire “virale”. In che modo? Semplice. Basta condividerlo mediante il nostro canale Youtube, al link
https://www.youtube.com/watch?v=bEQPpKjklzw&t=11s e/o la nostra pagina Facebook, al link https://www.facebook.com/watch/?v=386668121914547.
Cari colleghi,
stiamo assumendoci una grande responsabilità, ovvero quella di iniziare una battaglia importante a difesa della professione.
Non sappiamo quanto tempo dovremo combattere e quando arriveranno i risultati, ma siamo certi che questo è il momento!
Una volta avviate le manifestazioni sul territorio e verificati i primi risultati, attraverso la Consulta Nazionale forniremo ulteriori indicazioni su come proseguire la lotta. Bisogna arrivare ad aver ragione di quanto chiediamo.
Intanto buon lavoro a tutti e lunga vita al Nursing Up
Il Presidente
Antonio De Palma
P.S.: il Nursing Up Lazio si sta organizzando per l’8 maggio 2019, in via Cristoforo Colombo, davanti alla Regione Lazio – Nella Regione Lazio, con alcune aziende ospedaliere, abbiamo già iniziato con missive verso le direzioni Generali, denunce all’Ispettorato del Lavoro, e recentemente abbiamo coinvolto gli avvocati. La misura è colma, non potevamo procrastinare oltre!
Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti, della presenza di quanti più colleghi possibili
Unisciti a noi alla più grande manifestazione a livello nazionale!
Nursing Up lotta contro il fenomeno della deprofessionalizzazione!
Inutile dire che per un messaggio efficace alla Nazione, politici compresi, dovremo essere in tanti! ...cosi' non fosse, non lamentiamoci nelle cucine, a che serve?
Fai sentire la tua voce ??
#noaldemansionamento
www.nursingup.it
Sciopero infermieri: a Roma mobilitazione sindacati di categoria
È LECITO STIPULARE PIU' ASSICURAZIONI PER LO STESSO RISCHIO...
ATTENZIONE AI FALSI PROFETI!
È LECITO STIPULARE PIU' ASSICURAZIONI PER LO STESSO RISCHIO...
Su Facebook, in una pagina consigliavano di contrarre più di un assicurazione, per la stessa questione. Anche io pensavo fosse una cosa fattibile, ma mi dissero il contrario. Pero' per rispondere
...ho scelto un sito estraneo, perché cercavo un informazione superpartes.
Divieto di cumulo di più assicurazioni sullo stesso evento, la medesima malattia, invalidità o danno.
Regionale Nursing Up Lazio
Laura Rita Santoro
PIU' ASSICURAZIONI SULLO STESSO RISCHIO: E' POSSIBILE?
Divieto di cumulo di più assicurazioni sullo stesso evento, la medesima malattia, invalidità o danno.
Immagina di temere di subire un infortunio sul lavoro o un incidente domestico e di stipulare, per ciò, una polizza contro i danni o contro l’eventuale invalidità presso un’assicurazione. Tuttavia, volendo essere sicuro che il risarcimento sia davvero congruo e che ti garantisca anche una certa “rendita”, decidi di stipulare una seconda assicurazione per il medesimo rischio, ma con un’altra compagnia. In questo modo – pensi – potrai lucrare doppiamente sull’evento che, per quanto sfortunato, sarà quantomeno ammortizzato da un doppio risarcimento. Lo puoi fare? È possibile avere più assicurazioni sullo stesso rischio? La risposta è stata fornita dalla Cassazione qualche giorno fa [1].
È lecito stipulare più assicurazioni per lo stesso rischio….
L’assicurato può stipulare con distinti contratti più assicurazioni separate presso diversi assicuratori per garantirsi contro lo stesso rischio e per l’identico periodo di tempo. È ugualmente possibile che per il medesimo rischio siano contratte separatamente (anche da soggetti differenti) più assicurazioni presso diversi assicuratori a favore dello stesso assicurato.
La liceità di più assicurazioni sullo stesso rischio però non deve comportare la possibilità di speculare su tale situazione. Infatti…
… ma non è lecito riscuotere più risarcimenti per lo stesso rischio
Se ammettessimo la possibilità di riscuotere più risarcimenti per il medesimo evento si arriverebbe a un paradosso. Un esempio, per quanto estremo, servirà a comprendere meglio. Immaginiamo un uomo che contragga dieci polizze per infortuni domestici. Un giorno accidentalmente cade da una scala e si frattura una gamba. Il risarcimento riconosciutogli dalla polizza per questo tipo di evento è di circa 2mila euro. Moltiplicando l’indennizzo per il numero di polizze egli otterrebbe 20mila euro. In questo modo, farsi male diventerebbe quasi un investimento o, quantomeno, un lavoro alternativo. Il che andrebbe ovviamente a discapito delle assicurazioni perché faciliterebbe il rischio di frodi (in molti riterrebbero più conveniente subire piccoli infortuni per avere un risarcimento smodato). Così il codice civile [2] stabilisce tre regole fondamentali:
- se per il medesimo rischio sono contratte separatamente più assicurazioni presso diverse compagnie, l’assicurato deve avvisare tutte le assicurazioni di ciò;
- se non lo fa, le assicurazioni non sono tenute a pagare l’indennità nel caso in cui si verifichi il rischio;
- qualora si verifichi il rischio il danneggiato/assicurato può chiedere a ciascuna assicurazione l’indennità dovuta secondo il rispettivo contratto, ma la somma complessivamente riscossa non può superare l’ammontare del danno.
In altri termini, se il contraente ha stipulato due o più polizze a copertura del medesimo rischio di assicurazione (ad esempio contro l’invalidità da malattia), in assenza di previsioni specifiche sulla loro cumulabilità, vige il cosiddetto «principio indennitario» in virtù del quale l’indennizzo non può mai eccedere il danno effettivamente patito. Danno che corrisponde all’importo più ampio indicato da una delle due polizze.
Cosa succede in caso di danno con più assicurazioni?
In caso di danno, l’assicurato deve darne avviso a tutti gli assicuratori, potendo pretendere l’integrale indennizzo da parte di uno solo di essi, con il solo limite che le somme riscosse non superino l’ammontare del danno.
L’assicuratore che ha pagato l’indennità ha diritto di regresso nei confronti degli altri assicuratori, in proporzione delle indennità dovute in base ai rispettivi contratti.
Più assicurazioni sulla malattia e infortunio
Ricordiamo che il contratto di assicurazione contro gli infortuni è quel contratto con cui l’assicuratore, con il pagamento di un premio, si obbliga al pagamento di una certa somma all’assicurato nel caso di lesione dovuta ad una causa fortuita violenta ed esterna, che ne determini l’inabilità temporanea o l’invalidità permanente.
L’assicurazione contro l’invalidità o quella contro la malattia rientra nell’assicurazione contro i danni. Pertanto ad essa si applica la disciplina del codice civile che abbiamo appena elencato: non sono cumulabili più assicurazioni contratte sullo stesso rischio.
La Cassazione fa salva la possibilità che tra le polizze vi sia un “collegamento negoziale”, ossia che l’una e l’altra prevedano la possibilità del cumulo. Tuttavia ciò è a discrezione dell’assicurazione e, quindi, deve risultare da apposito patto scritto. In assenza di tale menzione le polizze vanno interpretate quali assicurazioni relative al medesimo rischio, con operatività del principio indennitario e conseguente liquidazione del danno in misura non superiore rispetto a quanto effettivamente patito dall’assicurato ai sensi di quanto previsto dal codice civile.
Fonte di questo editoriale: https://www.laleggepertutti.it/204308_piu-assicurazioni-sullo-stesso-rischio-e-possibile
APE SOCIAL, Nursing Up per diffondere le peculiarità operative
NURSING UP
IL SINDACATO DEGLI INFERMIERI ITALIANI
Via Carlo Conti Rossini,26 – 00147 Roma
Roma, 07/07/2017
Ai dirigenti sindacali di ogni livello
e per loro tramite, a tutti gli associati
Oggetto: APE sociale, specifiche operative.
Con la nostra circolare del 26/06/2017 abbiamo spiegato della possibilità per i nostri iscritti aventi diritto di accedere all’APE sociale evidenziando le novità normative in materia.
Oggi entriamo nel cuore operativo della riforma alla luce anche dei chiarimenti emersi con la circolare INPS n. 100.
Ricordiamo che per richiedere l’APE sociale, è necessario avere compiuto almeno 63 anni e trovarsi in almeno una delle circostanze che elenchiamo qui di seguito:
1) stato di inoccupazione da un trimestre successivo alla conclusione del periodo di percezione della disoccupazione, in possesso dell’anzianità contributiva minima di 30 anni.
2) assistenza, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, al coniuge, persona in unione civile o di un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, ai sensi della legge 104/92.
3) riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, di grado almeno pari al 74% e possesso di almeno 30 anni di contributi.
4) essere lavoratore dipendente da almeno sei anni in maniera continuativa, di cui alle attività gravose indicate nell’allegato C , Legge di Bilancio 2017 (es. infermieri, etc..) ed in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 36 anni.
Cosa molto importante da sottolineare è la prima scadenza utile per la domanda di accesso al beneficio dell’APE sociale, ossia il prossimo 15 Luglio 2017, ricordiamo che tale domanda va fatta in via telematica all’INPS e che è previsto un iter successivo.
Ci rendiamo conto che la materia è molto complicata e che i singoli casi presentano peculiarità che vanno confrontate di volta in volta con le norme operative INPS, quindi rimandiamo tutti i dirigenti sindacali interessati, ad approfondire la materia tramite la circolare INPS n. 100 alla quale potete accedere cliccando il link sottoriportato:
Circolare n. 100 inps in allegato
Nursing UP
Il Sindacato degli Infermieri Italiani
Polizza responsabilità colpa grave obbligatoria per tutti gli Infermieri, di cosa si parla?
Gentili colleghi,
in questi giorni ho ricevuto numerose telefonate con richieste di delucidazioni, riguardo l'assicurazione professionale.
Nursing Up indiscutibilmente ha fatto storia a riguardo! Nursing Up, da molto tempo, ha pensato d'investire una parte della quota sindacale, che l'iscritto paga, per un assicurazione professionale.
Nursing Up visionario o premonitore? In principio forse venimmo definiti dei visionari, poi oggi possiamo dire che Nursing Up, primo tra tutti può essere definito un sindacato premonitore!
Il Leader di Nursing Up capì molto presto che assicurare gli iscritti era una via importante da percorrere. Ora primi tra tutti abbiamo un assicurazione che più di ogni altro copre gli iscritti. Forse, essendo infermieri, sappiamo riconoscere l'importanza ed il valore di un assicurazione professionale?!
Proprio in questi giorni passa la legge: "infermieri pubblici, privati e professionisti "pari son", tutti obbligati a stipulare una polizza per la responsabilità civile per colpa grave.
Il Parlamento ha approvato definitivamente una nuova legge: infermieri, tecnici di radiologia e laboratorio, fisioterapisti e tutto il mondo delle professioni sanitarie sono sottoposti all'obbligo di stipulare, a proprie spese, una polizza per la responsabilità civile colpa grave.
I professionisti sanitari, non medici, sarerebbero sottoposti al dovere di assicurarsi tutti i professionisti sanitari italiani che lavorano nelle strutture pubblice e private, nessuno escluso!
Ma chi paga? Il Governo si è espresso, ma, nulla in proposito degli oneri economici!
NURSING UP ha pensato, da tempo, d'intraprendere la via del sostegno dei propri iscritti, con una assicurazione professionale! Un inizio importante, che non si è mai fermato. Anzi...ogni anno l'impegno assicurativo viene modificato, amplificato in termini di copertura e garanzie. Come è giusto che sia!
Però non mi voglio cimentare nella spiegazione delle caratteristiche dell'Assicurazione, ahimè, non sono un assicuratore, non voglio e non pretendo di essere una tuttologa, però ho letto il nuovo Nursing Up Magazine. Vi invito a leggerlo, qui in allegato o se vi è arrivato per posta. Nel Nursing Up Magazine, gennaio/marzo 2017, sono delle ottime spiegazioni, semplici, ma contiene anche degli specchietti semplificativi. Il tutto per facilitare la comprensione delle caratteristiche della assicurazione. Non ultimo c'è anche un parere pro veritate dell'Avvocato Calzavara. L'avvocato ha scritto una nota, dettagliata, in cui commenta le condizioni della polizza RC Professionale infermieri stipulata da Nursing Up con Reale Mutua.
Tutti i colleghi di cui dispongo il contatto, riceveranno un sms, una mail, ma diffonderemo il tutto anche via web. L'informazione è importante!
Cordialmente
Laura Rita Santoro
P.S.: Chiunque, tra gli iscritti, non avesse ricevuto, l'sms, il Nursing Up Magazine o la mail è invitato ad informarmi anche tramite un messaggio via sms, mail, insomma come credete.
Nel Nursing Up Magazine anche altri articoli molto importanti, sotto alcuni esempi, come:
1.Le assicurazioni degli iscritti al Nursing Up? Sono tra le migliori, parola di esperto!
2.Sono migliaia le cause firmate dai nostri iscritti che ora sono libere di proseguire il loro percorso gli step successivi. (Leggete all'interno)
3.Nuovo codice deontologico per gli infermieri (Sono in corso le attività di revisione del delicato documento che regola la professione, on line le consultazioni IPASVI)
Leggete; leggete; leggete; leggete; leggete; leggete; leggete; leggete; leggete; leggete; leggete; leggete; leggete; leggete; leggete; leggete; leggete;
Sotto il Nursing Up Magazine, lo potete leggere!
Altri articoli
- L importanza del feedback da parte dei colleghi, per noi del Nursing Up
- In elaborazione - Congedo parentale 2019: come funziona, durata, indennità, domanda
- Gli Infermieri italiani sono quelli che hanno la migliore qualificazione in assoluto in Europa, ma sono quelli che hanno, credo dopo la Grecia, i peggiori stipendi d'Europa. Questo grida vendetta
- Master universitari in convenzione di 1° e 2° livello
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